lunedì, 2 Ottobre 2023
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Accoglienza famiglia siriana

Grazie alla Fondazione Don Tonino Bello, i Corridoi umanitari, promossi dalla Comunità di S. Egidio collegata ad una rete internazionale che accoglie in modo mirato i migranti, si sono aperti fino a noi, nel basso Salento.

La Fondazione mette a disposizione le sue pur scarse risorse per dare ospitalità ad una famiglia siriana che con i propri figli ancora piccoli fugge dalla guerra e dalla fame che non accennano a terminare. La Siria ormai è diventato un paese devastato e lacerato che ricorda le macerie delle città europee della Seconda guerra mondiale.

Quello dei Corridoi umanitari è un progetto-pilota, realizzato dalla Comunità di Sant’Egidio con la Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e la Tavola Valdese, completamente autofinanziato, al quale si associano terminali di cooperazione come fa la nostra Fondazione.

Con questa accoglienza programmata e gestita si intendono evitare i viaggi con i barconi nel Mediterraneo, che hanno già provocato un numero altissimo di morti, tra cui molti bambini; impedire lo sfruttamento dei trafficanti di uomini che fanno affari con chi fugge dalle guerre; concedere a persone in “condizioni di vulnerabilità” un ingresso legale sul territorio italiano con visto umanitario e la possibilità di presentare successivamente domanda di asilo.

Una famiglia sarà dunque ospitata a partire dal 30 novembre 2018 per un anno e mezzo a spese della nostra Fondazione, perché il progetto è autofinanziato, non ci sono interventi finanziari di carattere pubblico. Abbiamo messo a disposizione il locale già adibito a pinacoteca, trasferendo le tele e i quadri presso la sede della scuola di pace. Sarà nostro compito non solo ospitarli ma anche sostenerli nelle spese ordinarie e favorirne l’integrazione. E per questo Insegniamo loro l’italiano, iscriviamo a scuola i loro bambini e li aiutiamo a trovare un lavoro, perché poi alla scadenza dei 18 mesi di ospitalità dovranno rendersi autonomi.

In questo progetto la Fondazione vuole essere come lievito, nella pasta nel cotesto del nostro territorio ecclesiale e civile, perché fermenti e venga a realizzarsi pane buono e profumato, quel profumo che viene dal Vangelo che ci chiama al dovere di dare da mangiare, da bere e di accogliere i forestieri.

Oltre quindi a chiedere di sostenere questa iniziativa che comporta un impegno notevole per la Fondazione di risorse materiali e umane, offrendo sussidi in denaro, il nostro auspicio prioritario è che possa proliferarsi questa nostra scelta in tanti altri terminali di questi corridoi e luoghi di accoglienza e il nostro Salento diventi, secondo il sentimento e la predicazione di Don Tonino, arca di pace e luogo di fraternità.

IL PRESIDENTE
Giancarlo Piccinni

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