domenica, 24 Settembre 2023
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Web Seminar: Il “caporalato”, oggi

Percorso di studio e proposta su iniziativa
dell’Associazione Vittorio Bachelet, in collaborazione con
la Fondazione don Tonino Bello e l’Università degli studi del Salento

1° web-Seminario preparatorio
giovedì 10 dicembre 2020, ore 16-19

Vedi il programma

Il caporalato sarà al centro del Web Seminar organizzato dall’Associazione Vittorio Bachelet giovedì 10 dicembre, ore 16 (programma in allegato).

Dalla manovalanza edile e agricola fino alla c.d. “gig economy”, il fenomeno del caporalato si è trasformato, è cresciuto e si è ovunque fatto più complesso. Sullo sfruttamento dei lavoratori più bisognosi convergono interessi finanziariamente imponenti. L’ultimo rapporto Flai-Cgil fotografa, nel settore agricolo, un aumento costante dei lavoratori vulnerabili e sfruttati, che nel 2019 sono stimati intorno alle 180.000 persone. Sono sia italiani sia immigrati, nelle regioni del nord come in quelle meridionali del Paese. Un bacino di schiavitù contemporanea che contribuisce fin dall’inizio della filiera alle fortune delle agromafie, il cui volume d’affari ha raggiunto, nel 2018, quasi i 25 miliardi di euro (sesto rapporto di Eurispes, Coldiretti e Osservatorio sulla criminalità nell’agroalimentare).

Ma il caporalato, pur avendo in questo settore quello in cui si registra la maggior presenza del fenomeno e il più alto numero di procedimenti penali, non si ferma all’agricoltura. 

Si è conclusa poche settimane fa l’indagine della Procura di Milano che, nel maggio scorso, aveva portato al commissariamento di Uber Italy, filiale italiana del colosso statunitense della new economy, perseguita per lo sfruttamento sistematico dei lavoratori delle consegne di cibo a domicilio.

La lotta al caporalato, a lungo sottovalutata dalle istituzioni, ha fatto un salto di qualità, almeno sul piano penale, con le nuove norme del 2016 ed è del febbraio di quest’anno l’approvazione, presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del primo “Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato”.

Un atto arrivato proprio alle soglie della pandemia, che, come in ogni altro ambito dell’economia e del lavoro, non lascerà il quadro immutato.

A questo fenomeno complesso l’Associazione “Vittorio Bachelet” ha deciso di dedicare un percorso di studio e di proposta, in collaborazione con la Fondazione Tonino Bello e l’Università degli studi del Salento.

Chi sia interessato a parteciparvi può ricevere il link per collegarsi al seminario, scrivendo (entro l’8 dicembre) all’indirizzo: assobachelet@gmail.com.

Ufficio stampa del prof. Renato Balduzzi

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