La notizia era nell’ aria da ormai un po’ di tempo! Il papa verrà da don Tonino. Ma quando?
Gli entusiasmi erano in alcuni fedeli venuti meno a dicembre scorso dopo che si è diffusa la notizia della presenza di Francesco a San Giovanni Rotondo : e ora, si diceva, non potrà tornare in Puglia dopo poco tempo.
Ma poi a Gennaio in Perù qualcosa di nuovo è successo.
Parlando ai vescovi peruviani in data 21 /01/2018 presso l’arcivescovado di Lima papa Francesco esorta i pastori del Perù a prendere esempio da San Toribio, che fu arcivescovo di quella città e visse per gli ultimi , i rifugiati e i dispersi .
Poi a sorpresa ha raccontato di don Tonino Bello, il vescovo che “ era molto paterno “ e parlava di “ un ordine del grembiule “. Don Tonino Bello – ricorda ancora papa Francesco – quando ordinava un vescovo lo ungeva moltissimo sulle mani perché non rimanesse attaccato al denaro “. Papa Francesco dunque addita Don Tonino come pastore modello ed invita i vescovi a prendere esempio da lui. Ed è la prima volta che oltre a citare i suoi testi lo fa espressamente richiamando l’autore degli stessi , e facendo riferimento alla sua testimonianza e alla sua profezia.
Questa notizia è stata ampiamente sufficiente a farci capire che in Puglia Francesco sarebbe tornato! E il fatto che la data scelta sia quella del dies natalis assume chiaramente un significato particolare. Dice il nostro vescovo Mons. Vito Angiuli nell’annuncio della visita: “ la data scelta dal Santo Padre è estremamente significativa. Il Santo Padre viene a porre il sigillo della sua autorità, riconoscendo nel servo di Dio un testimone autentico del Vangelo e additando la sua persona e il suo messaggio come una fonte preziosa per la missione della chiesa agli uomini e alle donne del nostro tempo”.
E’ questo un evento storico per il nostro Salento e per Alessano in particolare: un evento che suggella i percorsi di tantissimi pellegrini che in questo quarto di secolo hanno voluto rendere omaggio alla memoria di un uomo che ha testimoniato la sua fede con la gioia della vita, l’amore dell’Incontro, la ricerca della pace, la passione per la sua terra. Ma è un momento storico anche perché questa visita, comprendendo dei momenti ad Alessano e dei momenti a Molfetta, continua a tenere unito il Salento e le terre di Bari dove Tonino Bello ha dato la sua vita e donato la sua morte .
E ora ci viene chiesto di andare oltre l’esercizio della memoria: questo credo sia il significato più profondo di questo evento che è in continuità con altri a cui Francesco ci sta abituando. Alle tombe dei profeti ( Milani, Mazzolari, Bello ) non solo come gesto riparatore ma soprattutto come gesto di conversione , di memoria critica e profetica da parte della chiesa. Alle tombe dei profeti perchè sia chiaro a tutti quali sono i sentieri nuovi da intraprendere. Alle tombe dei profeti, dove spesso una breve sosta, fa rotolare i macigni della violenza, della intolleranza e della avarizia che soffocano le nostre esistenze.
Il 20 aprile anche quest’anno, soprattutto quest’anno, lascerà una traccia indelebile nel cuore della Puglia. Sia per questa regione un punto di svolta per costruire un presente e un domani migliore per tutti. Avremo il tempo per meglio significare questi concetti. Godiamoci solo per oggi la novità di questa giornata. E ringraziamo il Santo Padre per questo dono immenso. Il modo migliore per farlo è pregare per lui, come lui stesso ci chiede alla fine di ogni suo discorso.
Grazie Francesco, grazie don Tonino
Giancarlo Piccinni
(Presidente della Fondazione)