Nato a Rio Marina (Isola d’Elba) il 25 ottobre 1929, Bartolomeo Sorge è entrato nella Compagnia di Gesù nel 1946. Ha diretto: La Civiltà Cattolica (1973-1985); l’Istituto di formazione politica “Pedro Arrupe”, da lui fondato (1985-1996); Aggiornamenti Sociali (1997-2009) e Popoli (1999-2005).
Ritiratosi da alcuni anni a Gallarate, nella stessa comunità di gesuiti anziani in cui ha vissuto il cardinal Martini, anche a 90 anni padre Sorge continuava a girare l’Italia per conferenze, a pubblicare nuovi libri e a far sentire la sua voce nel dibattito pubblico, oltre a ricoprire l’incarico di direttore emerito di Aggiornamenti Sociali.
Come riporta la rivista Aggiornamenti sociali – tra i numerosi temi affrontati dal gesuita uno dei più ricorrenti è stata la riflessione sull’evoluzione del cattolicesimo democratico, sul popolarismo sturziano e, più, in generale sulla presenza dei cattolici italiani in politica. Tra i vari articoli si possono ricordare l’editoriale del maggio 1999 dal titolo Non è più tempo di “storici steccati”, il ricordo di Giuseppe Lazzati pubblicato nel 2009, a cento anni dalla nascita e il contributo sulle Prospettive per una «buona politica». Papa Francesco e le intuizioni di Sturzo, uscito nel marzo 2014.

09 ottobre 2007 18:37
“Cattolici in politica. Valori non negoziabili e dialogo possibile” è il titolo della conferenza di Padre Bartolomeo Sorge che si terrà venerdì 12 ottobre alle ore 18.30 nel Teatro della parrocchia Sant’Antonio da Padova a Tricase. La manifestazione, promossa dalla Fondazione don Tonino Bello di Alessano, rientra in una serie di iniziative di formazione e di approfondimento del messaggio sociale di don Tonino Bello.
Gesuita, politologo, esperto di dottrina sociale della Chiesa, già direttore della “Civiltà Cattolica” e attualmente direttore di “Aggiornamenti sociali”, Padre Bartolomeo Sorge è da circa trent’anni uno degli esponenti di maggio spicco del cattolicesimo democratico e una delle personalità più vive e intelligenti della cultura del nostro tempo. Certamente Sorge toccherà e si lascerà provocare sui temi del dibattito attuale: l’antipolitica, quella sorta di mannaia che apparentemente vorrebbe ridurre privilegi e sprechi, ma che in realtà alla fine, come è sempre successo, si perderà nel dimenticatoio; il nascente partito democratico; il ruolo dei cattolici; il rapporto Chiesa-Stato e i presunti privilegi della Chiesa.
“L’invito a partecipare – dice Giancarlo Piccinni vice presidente della Fondazione don Tonino Bello – è rivolto a quanti hanno a cuore la costruzione di un mondo migliore, a quanti oggi occupano un posto di responsabilità nelle scuole, nella società, in politica, nella comunità ecclesiale. A tutti coloro che non hanno smesso di sentirsi discenti”.