Svegliare l’aurora
Il 30 ottobre 2016 ad Alessano (LE) sarà presentata, in prima nazionale, Svegliare l’aurora, opera in cinque tempi per soli, coro e orchestra scritta dal maestro Silvestro Sabatelli su passi scelti dal testo Maria, donna dei nostri giorni di don Tonino Bello.
L’opera, commissionata dall’editore Digressione music di Molfetta, risponde al bisogno di indagare nella sensibilità di quest’uomo, riconosciuto da molti come un autentico testimone di amore per il prossimo ed un esempio profetico di pace.
Con la direzione del M° Matteo Salvemini, l’Orchestra Filarmonica Pugliese, il coro Ensemble Dvorak, la fisarmonica di Francesco Palazzo e le voci soliste di Antonietta Cozzoli e Vittoria Didonna, daranno vita al racconto musicale di Maria, donna bellissima, coraggiosa, innamorata, paziente e, soprattutto, compagna di viaggio, l’unica Donna capace di dare senso alle piccole cose di ogni giorno a cui don Tonino ha dedicato trentuno nuovi appellativi che rendono la Madonna una creatura pienamente vissuta e ancora da vivere nel tempo e nello spazio dei nostri giorni.
Lasciandosi trasportare dalle parole di don Tonino, il maestro Sabatelli ha saputo ricreare l’impeto passionale dell’autore innamorato di ogni sfumatura della sua Donna attraverso l’uso sapiente della fisarmonica, che col suo mantice inspira ed espira, ansima, sbuffa, sospira e talvolta trattiene il fiato mentre dialoga con la sua amata. La fisarmonica, strumento amato e suonato da don Tonino, apre l’opera Svegliare l’aurora e attraverso i cinque quadri di quest’oratorio laico e spirituale allo stesso tempo, conduce ad indagare la sensibilità di un uomo testimone credibile di amore che ha saputo attendere, le prime luci dell’alba per cantare un canto nuovo al Signore.
“Di fronte alla pienezza del testo poetico, Sabatelli non ha alcuna premura di autoreferenzialità. Il compositore si mette al servizio di una prosa aspra, sferzante, che riesce fiera pur volendo essere solo concretamente umana, che parla della vita quaggiù senza troppi pensieri sul futuro, che cattura prepotentemente come un’occhiata di sfida. […] La vocalità, piana, non può e non deve sporcare la purezza del messaggio. Le voci solistiche, due, si muovono per empatia più che per contrappunto, essendo quest’ultimo frutto di un artificio, seppure di scienza musicale. E nessuna artificiosità dovrebbe intervenire nell’impostazione vocale per lasciare che sia la sillabazione del testo a parlare, con la scioltezza di una libera prosa. Né osa farlo l’accompagnamento dell’orchestra. Certe parole però sono troppo eloquenti perché scorrano senza che il compositore vi si soffermi per un tempo più lungo: espressioni quali “non permettere […] che lo scetticismo schiacci l’entusiasmo”, “la furbizia di parole sterili”, “l’ebbrezza della luce”, “abbandoni sovrumani” danno adito a giochi ritmici, o ad arabeschi melodici. Svegliare l’aurora ruota intorno al tema della donna amata, invocata, pregata, ma anche offesa ed uccisa. Essa è altresì un’opera che parla a tutta l’umanità, con la pienezza della voce di popolo che – come avviene nella sezione 3 – esplode in un fortissimo: le masse, soprattutto al sud, sono caparbie e chiassose!” (dal libretto del CD firmato da Fiorella Sassanelli).
L’opera sarà presentata in prima nazionale ad Alessano il giorno 30 ottobre, anniversario dell’ordinazione episcopale di don Tonino, e a Molfetta il 1° novembre nella Chiesa Madonna della Rosa. Il CD è disponibile anche in digitale e può essere prenotato a prezzo speciale entro il 25 ottobre sul sito digressione musica
La suggestione delle immagini di Maria, donna dei nostri giorni ha giustificato anche la realizzazione di un videoclip con la canzone “Tu che svegli l’aurora” che, ispirandosi al tema dell’opera, ne riassume tutta la poesia con le parole di Giovanni Chiapparino.
Svegliare l’aurora, è solo la prima rata di un debito di riconoscenza per chi ci ha fatto gustare il bagliore delle prime luci dell’alba.
Laura Binetti